E del perché è legittimo non volerli fare
No, figli noi non ne facciamo, e – a costo di arrogarmi il diritto di parlare per tutte – mi prendo la libertà di parlare per molte. E mica in Italia, parlo per le Donne nel mondo.
Non facciamo figli perché dall’Antropocene in poi voi – gli Uomini, in prevalenza – avete progettato e creato città brutte, case brutte, strade brutte. Le città dal secondo dopoguerra in poi sono tutte, irrimediabilmente brutte, e brutti sono quasi tutti i nuovi quartieri. Da Londra a Praga, da Lagos a Milano i nuovi quartieri (salvo alcune eccezioni) sono tutti uguali, con quei grattacieli di vetro che ci vuole per forza l’aria condizionata, in quelle piazzette anonime e inospitali che sembrano aeroporti e che danno la sensazione di vivere in Blade Runner. Adesso correte ai ripari ma è troppo tardi, perché trasformare in parchi le zone da bonificare o abbattere ecomostri per far posto agli alberi è costoso e non sempre c’è lo spazio per farlo.
Non facciamo figli perché voi – gli Uomini, in prevalenza – avete concepito qualunque politica urbana e industriale a misura di automobile, e le automobili si sono mangiate tutti gli spazi verdi delle città. I bambini fuori casa vivono in pericolo costante per colpa delle automobili e dei mezzi a motore, e non possono correre, giocare, sperimentare come sarebbe loro diritto.
Non facciamo figli perché, per pura ideologia, la politica sta a discutere di diritti del concepito ma poi appena questo nasce son tutti cavoli della famiglia: non ci sono risorse né visioni pedagogiche per la scuola, non ci sono luoghi nutrienti per il tempo libero dei bambini che non siano a pagamento (o in chiesa, luogo ahimè non sempre sicuro…), non ci sono spazi per sviluppare l’autonomia e le attitudini dei più piccoli. Avete ridotto tutto alla “mancia” per le famiglie numerose, facendola passare come un sostegno economico. Una politica fallimentare, che infatti ha fallito ma fate finta di non vederlo, perché altre idee non ne avete.
Non facciamo figli perché i figli non sono cuccioli di labrador: i figli crescono e diventano adolescenti. E voi gli adolescenti li odiate. Odiate quel che non capite, odiate quel che non siete in grado di governare. Li disprezzate perché non leggono (e non è vero) ma non gli avete mai letto una fiaba in vita vostra. Li disprezzate perché sono sempre attaccati allo smartphone, quando siete voi che loro vedono attaccati a quell’affare da quando sono nati, e siete voi quelli che diffondono statisticamente più bufale e fake news di tutti. E invece di battervi come leoni e leonesse per avere leggi che impediscano ai colossi dei social di fare valanghe di soldi sulla loro acerba corteccia prefrontale, vi lamentate (sempre sui social) di quanto faccia schifo l’ultima generazione. Che è cresciuta nel mondo che noi abbiamo costruito, non loro. Vergognatevi.
Noi non facciamo figli perché rispondete in maniera inadeguata al disagio dilagante nei giovani e giovanissimi: che vivono gestendo un bisogno di approvazione su scala mondiale per colpa dei social su cui voi non siete capaci di legiferare. E che avete imbottito di idiozie sulla competizione e il successo, rendendoli fragili all’ombra delle frustrazioni vostre. In compenso pensate di risolvere con il bonus psicologo, come se il fenomeno fosse individuale e uno una stortura di questo sistema sociale malato dove bisogna sempre avere e essere di più di quel che si ha e che si è. Fate scappare da ridere. Abbiamo un’emergenza da dipendenza da stupefacenti tra i giovanissimi ma voi rispondete con le solite ricette proibizioniste e il carcere che – è ampiamente dimostrato – non portano alla risoluzione del problema ma costano un sacco di soldi. Perché le dipendenze sono un fatto sociale e psicologico, non si risolvono con i muscoli e la proibizione. Comunque le mafie ringraziano.
Abbiamo adolescenti che si tagliano, anoressici, bulimici, autoreclusi in casa, dipendenti dagli smartphone o dalla pornografia online, violenti o suicidi. Fatevi due domande, prima di sperimentare strane ricette a base di muscoli, falso mito del merito e leva obbligatoria. Che son poi le ragioni che hanno reso voi quelli che siete…
Non facciamo figli perché siamo stufe di sentirvi dire inutilmente che bisogna fare politiche a sostegno delle “mamme”. I genitori sono due, bisogna liberare il tempo di entrambi. I ritmi delle città e questo modello economico sono costruiti ai piedi dell’altare del profitto e della velocità, a cui tutto può essere sacrificato. Lavoriamo molte ore al giorno, in mezzo ad adempimenti e burocrazie inutili fatte per tenere in piedi un sistema che non regge e che noi non reggiamo più. Se dobbiamo fare figli per non avere il tempo di vederli crescere, allora non li facciamo.
Non facciamo figli perché non siamo mammiferi da riproduzione: dalle donne ci si aspetta che siano brave madri, belle e curate, che siano perfette, sempre all’altezza, possibilmente sorridenti, e che si mettano al servizio e a disposizione di tutti: figli, genitori anziani, necessità domestiche. E se non ce la fai ci sono sempre gli psicofarmaci. Che sarà mai. Tutto, per la Patria.
Non facciamo figli perché non siamo il caveau del sistema pensionistico. In un mondo sovraffollato voi – gli Uomini, in prevalenza – avete disegnato società prive di educazione alla contraccezione (anche maschile) e alla salute riproduttiva (anche femminile), gongolando sin dal dopoguerra per il baby boom da una parte e applicando la politica del figlio unico (maschio, ovviamente) dall’altra. E adesso non sapete come gestire un mondo che invecchia. Non ci saranno i soldi per pagare le pensioni? Beh la volete sapere una cosa? Con otto miliardi di esseri umani che rosicchiano il Pianeta come bruchi famelici, tra 30 anni i soldi della pensione serviranno a ben poco… Avremo problemi di sopravvivenza più urgenti. Com’è noto, i soldi non si mangiano e non si bevono.
Non facciamo figli perché poi se li facciamo voi li mandate in guerra: a volte che sono ancora dei bambini, a volte appena adolescenti. Li mandate ad ammazzare e a odiare i figli di altre donne per interessi, armi, potere, soldi, conquista. Ce li fate fare e poi ce li sterminate. Ce li fate fare per poi odiarsi tra loro, e per loro soldi non ce ne sono mai, se non per le armi che devono imbracciare.
E infine, non facciamo figli perché siamo padrone del nostro corpo e del nostro utero, su cui tutti vogliono mettere il becco e le mani. E perché ogni donna e uomo sani di mente sanno, che siano genitori o meno, che i figli non bisogna mica farli per forza. I figli sono dappertutto, bisognosi d’amore, famelici di attenzione, alla ricerca di guide solide e serene. E aspettano solo ciascuno di noi.
E non facciamo figli perché se ci stuprano: guarda come andava in giro vestita, oppure, sì ma era ubriaca. Perché senza figli non può capire, oppure, come farà a realizzarsi come donna.
Perché se non vogliamo portare a termine una gravidanza dobbiamo spiegare perché, cosa mai richiesta agli uomini che a ben vedere sono i veri motori del concepimento. A loro non viene richiesta alcuna spiegazione in nessuna fase e in nessun caso.
Perché in ospedale partorisci in mezzo a una folla di estranei, in posizione innaturale che fa comodo ai medici, e se non sai allattare sono cavoli tuoi, e se sei sfinita son cavoli tuoi, e se ti ricuciono male son cavoli tuoi e dei tuoi orgasmi che non avrai più. Ma tanto nemmeno lo sapete, come è fatto un clitoride, e in tanti posti lo mutilano proprio, così non ci si pensa più, che il piacere è roba da puttane.
Dovremmo fare sciopero, sciopero dei figli: li faremo quando potremo crescerli e amarli in città belle, accoglienti e sane. Dove non c’è la guerra, dove non gli crolla in testa il soffitto della palestra, dove nessuno li avvia a sei anni alla prostituzione, al lavoro in miniera, alla guerra, a fare il palo per uno spacciatore in un quartiere malfamato.
E se a rischio c’è la nostra specie, pazienza. Per quello che valiamo, francamente, non vale lo sforzo. Facciamo solo i figli che possiamo e vogliamo amare: senza pressioni sociali, senza sensi di colpa. Aiutiamo le altre donne che non sanno o non possono controllare la propria vita riproduttiva.
E se a questo modello tossico di sviluppo servono figli, fateveli voi – gli Uomini – se siete capaci.
Immagine: “Abbiamo tutti una sola Terra”, manifesto di propaganda dell’Unione sovietica, datazione incerta